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A distanza di cinquanta anni la nostalgia dei tempi passati, allegri e spensierati riaffiorano nella mente della protagonista, che racconta in prima persona il suo vissuto da bambina. La vita di un tempo, circondati dall'amore dei genitori che a volte erano costretti a togliersi letteralmente il cibo dalla bocca per sfamare i propri figli, l'aria pulita che si respirava in campagna o nelle città non ancora prese d'assalto dalle automobili, la gioia di catturare le lucertole e di rincorrere le lucciole che di notte emanavano una potente e magica luce... Tutto troppo lontano da un oggi costruito, in cui ognuno è occupato a correre, a lottare per raggiungere potere e denaro, in cui le apparenze hanno acquisito un valore maggiore della genuinità e della spontaneità e le famiglie sembrano sgretolarsi poco a poco. Fortunatamente, il ricordo di quegli anni sereni - vissuti in povertà ma pieni di sentimenti e di speranza, dove la condivisione, la volontà e il rispetto erano valori importanti - rinasce attraverso il racconto della protagonista, che fa rivivere nelle pagine del romanzo personaggi e luoghi a lei tanto cari